Il teatro come esperienza di genere

L’attività teatrale ingloba al suo interno tante e diverse esperienze, applicabili in vari contesti, con persone e gruppi sociali differenti.

Importante è il lavoro sul gruppo. Grazie all’attività teatrale si può promuovere unità e supporto, permettendo ai partecipanti uno scambio personale ed espressivo, libero e creativo. Questo consente di aumentare l’aggregazione tra i compagni, di rafforzare l’identità del gruppo attraverso il perseguimento di un obiettivo condiviso.

L’esperienza del teatro può dunque rivolgersi ad un particolare gruppo della comunità, per esempio le donne.

Moltissime sono le esperienze di discriminazione, di pressioni psicologiche e fisiche e le notevoli disparità di diritti e di opportunità sperimentate quotidianamente dalle donne, nei contesti sociali più diversi. Pertanto una realtà di pari opportunità e pari condizioni è ancora lontana, soprattutto in alcune aree geografiche e politiche dove i diritti delle donne non sono praticamente riconosciuti (pensiamo all’Afghanistan, solo per citarne una). Il gruppo donne, dunque, può risultare un gruppo sociale fortemente stigmatizzato, marginalizzato, “nascosto”.

Ed è proprio qui che il teatro entra in gioco. Diverse tecniche di performance teatrali, in variegati contesti culturali e sociali, hanno consentito alle donne di rappresentare e mettere in scena le loro diverse esperienze personali e il loro percorso di vita. Questo ha permesso loro di iniziare ad immaginare un futuro diverso, di scoprire le loro potenzialità nascoste, offrendo l’opportunità di sperimentare sé stesse sotto una luce diversa, non più vincolate dallo stigma di genere.

Il lavoro teatrale può contribuire notevolmente al potenziamento delle partecipanti, soprattutto in termini di autostima, di padronanza, di consapevolezza critica, di propensione all’azione e in un’ottica di gruppo, aumentando uno spirito collettivo e di condivisione.

Importante è anche la performance finale aperta al pubblico, che consente di raggiungere un ampio gruppo di persone fornendo un continuo scambio fra i fruitori dello spettacolo e le attrici. Lo spettacolo finale, infatti, non è limitato alla pura recitazione di un testo, ma serve a comunicare all’esterno il percorso intrapreso.

Questo stesso obiettivo può essere raggiunto anche attraverso l’utilizzo di una community online, che promuove lo sviluppo di un percorso condiviso fra l’attività in presenza e quella digitale, permettendo la crescita di una rete di relazioni più ampia che favorisca lo scambio di pensieri e il confronto di identità.

Il teatro, dunque, può diventare uno spazio protetto in cui le donne possono esprimersi liberamente. Grazie al supporto del gruppo e attingendo dalla storia personale di ognuna, l’attività teatrale può essere un ottimo strumento per sconfiggere i timori, spingendo le partecipanti a mettersi in gioco e a raccontarsi, accogliendo le proprie ombre e imparando a conoscerle, senza averne più paura.